Palazzo Ducale: parete nord ovest della  “Camera degli Sposi o Camera Picta”, che è una stanza collocata nel torrione nord-est del Castello di San Giorgio di Mantova. È celebre per il ciclo di affreschi che ricopre le sue pareti, capolavoro di Andrea Mantegna, realizzato tra il 1465 e il 1474. In questa parete viene rappresentata “La Corte” di Ludovico II Gonzaga. Sulla sinistra, sotto la tenda dischiusa, siede Ludovico mentre un segretario (forse Marsilio Andreasi o Raimondo Lupi di Soragna) gli porge una lettera. Si vede accucciato Rubino, il cane preferito del marchese Ludovico e simbolo di fedeltà. Alla sua destra, unico altro personaggio seduto, è la moglie del marchese, Barbara di Brandeburgo con  una bambina, forse l’ultimogenita Paola che sembra porgerle una mela. Alle spalle di Ludovico si riconosce, in piedi, il terzogenito Gianfrancesco, che tiene le mani sulle spalle di un bambino, forse il protonotario Ludovichino. L’uomo col cappello nero è Vittorino da Feltre, precettore del marchese e dei suoi figli.Dietro la madre sta in piedi Rodolfo, affiancato a destra da una donna, forse Barbarina Gonzaga. La donna dietro Barbarina è forse una nutrice di casa Gonzaga o, come sostengono alcuni studiosi, Paola Malatesta, madre di Ludovico II, in abito monastico. Nel primo profilo in secondo piano da sinistra si è voluto riconoscere il ritratto di Leon Battista Alberti. In basso è Lucia, la nana di corte. In piedi, davanti a una delle finte lesene, è il probabile ritratto di Niccolò d’Este.Nel settore di destra sette cortigiani, passando davanti alla tenda chiusa, si avvicinano alla famiglia. Il tema generale della Camera Picta è una celebrazione politico-dinastica dell'intera famiglia di Ludovico II Gonzaga.Particolare con Barbara di Brandeburgo.